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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Le azioni sono costose? La storia del Price Earning Ratio

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Come è possibile che i mercati azionari (soprattutto quelli statunitensi) abbiano recuperato le perdite di marzo mentre gli utili delle aziende quotate sono in calo e le economie impiegheranno qualche anno prima di recuperare la perdita creata dal virus? La situazione attuale ci evidenzia quotazioni alle stelle...giustissimo, ma ciò non significa forzatamente che le azioni siano care. Dati Thomson Reuters Eikon Il grafico riportato sopra ci mostra l'evoluzione nel tempo di uno dei principali indicatori che viene utilizzato in analisi finanziaria: il rapporto tra il prezzo delle azioni e gli utili delle aziende (price/earning). Questo indicatore ci misura quante volte il prezzo delle azioni è rapportato rispetto agli utili che le stesse possono generare/distribuire. Un P/E basso quindi ci indica un'azione che quota poco rispetto agli utili (effettivi/prospettici) che l'azienda stessa può generare, al contrario un P/E alto ci dovrebbe indicare che quel titolo azionario è molt

Negatively Yielding Global Bonds

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Il grafico, elaborato da Bank of America, mostra come il quantitativo di obbligazioni mondiali con rendimenti negativi (tassi negativi) abbia raggiunto un nuovo record come nel 2019. Attualmente il volume di obbligazioni a rendimento negativo a livello mondiale ha un valore di quasi 17 trilioni di dollari. Questa situazione a che conclusioni puó portarci? La prima, e più semplice, è che trovare rendimento nel settore obbligazionario governativo sarà molto difficile e la seconda è che, in un’economia che fatica la ripresa, la permanenza di una politica economica di tassi bassi perdurerà ancora per un po’ di tempo. Trovare quindi rendimenti interessanti in investimenti di tipo “risk free” (a rischio limitato) è impossibile e, probabilmente, lo sarà per diverso tempo. Una soluzione? Procedere con una corretta diversificazione dei propri investimenti al fine di trovare interessanti rendimenti mantenendo un profilo di rischio contenuto.  Al prossimo grafico, Federico Rossi - Consulente Fina

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